L’emendamento alla legge di stabilità è pronto, è corposo, è stato licenziato in nottata dalla commissione Bilancio della Camera in sede referente. Ovvero, per valere quell’emendamento, deve votare l’aula. Si inizia da oggi, a Montecitorio, e poiché sideve chiudere per Natale, non è escluso il voto di fiducia.
Nell’emendamento, fra tante tante altre cose, c’è anche la proroga di un paio di scadenze: quella per la mini-Imu, dal 16 al 24 gennaio, e anche quella per la maggiorazione Tares, sempre al 24 gennaio. Cioè lo Stato, dopo avere fatto impazzire i Comuni perché si facesse tutto entro il 16 dicembre, adesso dice che c’è un’altra quarantina di giorni di tempo, per i famosi 30 centesimi di euro al metro quadrato.
Si tratta di emendamento di un provvedimento ancora non varato, dunque bisogna attendere il voto prima che tutto sia ufficiale.
Caos statale: ciò non toglie che molti Comuni, e per ciò che ci riguarda da vicino c’èMartina Franca, hanno saputo fare in proprio, il loro caos Tares (a Martina Franca, dal conto economico in poi, non ne hanno presa una) e fra l’altro, non è detto che rientrino nella casistica della nuova proroga della maggiorazione.