Per l’intera giornata di oggi, nei notiziari di telenorba si può ascoltare l’editoriale di Enzo Magistà. Il direttore del telegiornale racconta una storia ai livelli di Davide-Golia. Il piccolo Davide che sconfigge il gigante.
Più o meno quello che è successo in Consiglio di Stato a telenorba, come appunto racconta Magistà. In Consiglio di Stato la “piccola” emittente pugliese (si fa per dire piccola, è la prima tv privata locale d’Italia) ha sconfitto, o almeno scalfito, lo strapotere dei network nazionali. L’argomento: il telecomando del digitale terrestre. Una cosa che per l’utente, soprattutto il meno attrezzato rispetto ai messaggi subliminali, può essere normalissima, perfino banale.
Però, essere al numero 7 del telecomando e non al 10, è di fondamentale importanza per un’emittente. Perché digitare un numero invece di due, sembra una stupidaggine ma è tutt’altro che una stupidaggine, perché molti (ci si faccia caso) arrivano fino al 6, e cioè a Italia uno, poi rallentano, poi si bloccano proprio. Quanti utenti della tv digitale, che ormai è obbligatoria in Italia, sono andati oltre le reti Rai e Mediaset, oltre a La7? Quanti sono andati, per fare un esempio, al canale 649, che pure esiste ed è quello di Agri tv? Insomma, l’utente televisivo vuole sedersi comodo e non vuole manco fare lo sforzo di cercarsi un canale. Ne ha diritto. Così le emittenti principali, in epoca di programmare il telecomando del digitale terrestre, hanno condizionato la programmazione: dall’1 al 3 la Rai, poi quelli di Mediaset, e al numero 7, appunto, La7.
Ma in Puglia, da sempre, sin dall’analogico e da decenni, c’era telenorba, al 7. Quelli dell’emittente di Conversano non hanno gradito la scelta della telecomando presintonizzato e allora hanno fatto ricorso in sede amministrativa, fino al successo in Consiglio di Stato. I giudici del massimo grado amministrativo hanno riconosciuto che, almeno per il numero 8, ci deve essere la presintonizzazione di telenorba 8 (che in passato era teledue, sempre del gruppo Norba) e che Mtv, l’altra emittente del gruppo di La7, si andasse a cercare posto altrove. Insomma, un banale numeretto del telecomando tv, che razza di guerra ha scatenato per anni: la Puglia, possiamo dire, l’ha vinta. Una guerra di ascolti, dunque commerciale, dunque (anche) di potere e, perché no in questo periodo, anche di sopravvivenza.
probabilmente digitare sul telecomando il numero 631 del ddt può rappresentare uno sforzo per l’utente, tuttavia qualcuno interessato ad ascoltare cosa si sono detti l’assessore regionale Barbanente e nove sindaci del territorio in relazione al pptr a Martina il giorno 16 ci poteva pure essere. Direttore, allora, le chiedo come ma, ieri. nessuna testata locale on line ha informato i telespettatori della messa in onda di un servizio relativo al citato incontro su video m. Questa emittente non trasmette da Martina ?
Grazie per il suo intervento. Quando le testate locali saranno messe al corrente delle trasmissioni, non dubito che ne metteranno a loro volta al corrente i lettori. Per esempio, ora lo ha fatto lei consentendo a me di farlo sapere ai lettori di questo blog. Ha visto com’è semplice? Ma è anche più semplice quando non ci si pone la domanda sul perché non è stato fatto da altri che certo non si svegliano la mattina con l’illuminazione che l’emittente tizia trasmette il programma caio all’ora sempronia: Lo facciano direttamente gli interessati e tutti vissero felici e contenti. Ok? Qua, di quella emittente, c’è pure un banner, quindi il compito è anche facilitato. (agostino quero)
io casualmente ho letto della trasmissione su di un sito di Ceglie sul quale, non vorrei sbagliarmi,non compare neppure un banner dell’emittente
Grazie per il suo intervento. Ma non è un problema mio. Loro saranno stati informati, altri no. Fra l’altro, di quel convegno ho scritto personalmente pochino. Capisco l’importanza della trasmissione televisiva, lei ci ha informati della sua esistenza, va bene così. Andiamo avanti. (agostino quero)