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Xylella: dieci indagati dalla procura di Lecce. Fra i reati, a vario titolo, diffusione di malattia delle piante. Sequestrati ulivi Fra gli altri il commissario per l'emergenza, Giuseppe Silletti, e il direttore del centro "Basile Caramia" di Locorotondo, Vito Nicola Savino

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Giuseppe Silletti, commissario per l’emergenza xylella; Antonio Guario, già dirigente dell’osservatorio fitosanitario regionale di Bari; Giuseppe D’Onghia, dirigente del servizio Agricoltura della Regione Puglia; Silvio Schito, attuale dirigente dell’osservatorio fitosanitario regionale di Bari; Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Servizio fitosanitario centrale; Vito Nicola Savino, docente dell’università di Bari e direttore del centro di ricerca “Basile Caramia” di Locorotondo (Bari); Franco Nigro, docente di Patologia vegetale all’università di Bari; Donato Boscia, responsabile dell’Istituto per la Protezione sostenibile delle piante del Cnr, sede operativa di Bari; Maria Saponari, ricercatrice nell’ambito del medesimo istituto; Franco Valentini, ricercatore dell’Istituto agronomico mediterraneo di Valenzano (Bari).

Sono i dieci indagati dalla procura di Lecce, che ha aperto un’inchiesta sull’emergenza xylella e sull’abbattimento di ulivi. Reati contestati a vario titolo; diffusione di malattia delle piante; violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale; falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, falso ideologico, getto pericoloso di cose, distruzione o deturpamento di bellezze naturali. Tutto ciò commesso, secondo l’accusa, fra il 2010 e oggi. Sequestrati ulivi: quelli interessati dalla rimozione immediata, quelli interessati dalla rimozione volontaria e quelli già destinatari di provvedimenti dell’osservatorio fitosanitario. Commento di Giuseppe Silletti: operiamo nella tutela del paesaggio.

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