Morti nell’incendio della loro baracca, ieri mattina. Il padre era andato a lavorare e la mamma stava facendo dei servizi, non nell’alloggio. Il braciere lasciato acceso per scaldare la bimba di due anni e suo fratello di quattro ha originato l’incendio tragico.
Scrive, fra l’altro, Rocco Calamita, sindaco di Stornara:
Mai avrei pensato e voluto affrontare una situazione così dolorosa.
Difficile trovare le parole per esprimere il dolore mio, dell’intera amministrazione e di tutta la popolazione di Stornara.
Né mi dà conforto o lenisce il dolore, il fatto che questa amministrazione avesse in più occasioni segnalato e portato a conoscenza a tutte le Autorità competenti la situazione drammatica anche sotto il profilo sanitario del campo rom.
Simili eventi non dovrebbero verificarsi, anche perché troppo spesso a pagarne le conseguenze sono gli unici realmente non colpevoli.
Spero che la politica nazionale affronti e risolva questo fenomeno tragico che ormai non ha più confini e interessa tanto la nostra comunità, quanto quella foggiana, pugliese, nazionale e internazionale.
Vi è l’impegno di questo Sindaco e della intera amministrazione comunale a fare quanto possibile per sostenere la famiglia colpita da questo evento.
È il momento che le parole lascino spazio ai fatti nella speranza che simili tragedie non abbiano a ripetersi.