Va bene che a Martina Franca si sia pure spacciato per fatto un accordo (inesistente) con i finlandesi della città di babbo Natale. Ma che si dovesse cercare anche con la disattenzione di renderlo quasi un villaggio finlandese, questo è oggettivamente troppo. E stavolta l’amministrazione comunale di Martina Franca non c’entra: dopo avere gestito in maniera invereconda la situazione-neve dello scorso inverno, stavolta ha fatto le cose davvero per bene. Ha imparato dagli errori e, c’è la presunzione qui, dalle critiche che vengono espresse doverosamente, quando le cose non funzionano. Ha imparato, l’amministrazione comunale di Martina Franca, e quindi, ora, parla. Nei confronti della Provincia di Taranto, ad esempio. Amministrazione provinciale che era stata sollecitata, domenica a tarda sera, dall’assessore comunale alla Protezione civile perché si spargesse sale sulle strade di competenza provinciale, e che non lo ha fatto. Risultato: per esempio, quello documentato nella foto di stamattina, strada Martina Franca-Mottola. Provinciale. Pare Rovaniemi, Finlandia, è un angolino del sud dell’Europa in cui, alla bellezza del paesaggio imbiancato, non si accompagna la funzionalità del percorso stradale. Non parliamo delle masserie con i mezzi che devono fare peripezie enormi per uscire da un tratturo, ammesso che non se lo liberino da soli, quelli che ci vivono.
Lo spalaneve, lo spargisale, dell’amministrazione provinciale di Taranto, che fine hanno fatto? Fondo stradale pericoloso e disagevole. Non meglio per ciò che riguarda altre arterie di competenza della Provincia di Taranto.
Che poi ha anche le sue belle lamentele da sorbirsi da quei rompiscatole degli studenti (foro a destra, stamani dinanzi alla sede della Provincia di Taranto) che si crepano di freddo nelle scuole, eccetera. Ora, premesso che la riforma Delrio è una cosa che verrebbe voglia di chiamare il ministro e dirgli adesso vienitela a spalare tu ‘sta neve, fare gli amministratori pubblici, e i funzionari pubblici, non è un obbligo: si può (si deve?) fare altro, quando si verifica che la cosa non va. Ok? (Agostino Quero)
Sono perfettamente d’accordo quando scrive che questa volta il comune ha gestito bene la cosa e che questo dimostra anche che non erano infondate le critiche di chi lo scorso anno diceva che erano stati commessi errori gravi. E’ chiaro che si poteva fare molto meglio.