Nei giorni scorsi la III sezione penale della Cassazione sentenziò che, ai sensi di legge, è reato vendere frutta e verdura in cassette esposte all’aperto. La cosa riguarda tutta Italia, dove in ogni angolo si trovano mercati, o commercianti a posto fisso che tengono esposti quegli alimenti all’aperto.
A Martina Franca un’associazione di commercianti ambulanti del settore ortofrutta, l’Acaf, chiede con una lettera al sindaco Franco Ancona, che venga indetta una conferenza di servizi per una valutazione di quella sentenza della corte suprema. Ovvero: si dia una interpretazione univoca, che riguardi l’amministrazione pubblica e le forze dell’ordine, affinché un lavoratore del settore non si trovi un giorno in condizioni di tranquillità a svolgere la sua attività e il giorno dopo, a seconda di chi interpreta la norma, si trovi con una sanzione a carico. Che, si badi bene, non è semplice sanzione amministrativa: è reato, dunque una questione penale. C’è la norma richiamata dalla Cassazione ma ci sono anche le autorizzazioni a esercitare il commercio ambulante, dunque la contraddizione va risolta con una interpretazione che dia sicurezza a gente che va a fare semplicemente il suo lavoro. Finora a Martina Franca non si sono registrati provvedimenti a carico dei commercianti, ma meglio mettersi al sicuro, hanno pensato gli ambulanti.