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Pordenone, assassinio del pugliese Trifone Ragone e della siciliana Teresa Costanza: zio di lei vittima di lupara bianca Pentiti: venti anni fa la famiglia di Teresa si trasferì dalla Sicilia alla Lombardia per sfuggire a Cosa Nostra dopo l'uccisione del congiunto

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Nel duplice omicidio di Pordenone ecco entrare la pista mafiosa. Venti anni fa la famiglia di Teresa Costanza, famiglia di Agrigento, si trasferì dalla Sicilia alla Lombardia per sfuggire a Cosa Nostra. Le affermazioni di queste ore, da parte di pentiti, aggiugono elementi nuovi all’esecuzione in macchina davanti al palasport della città friulana, del 29enne Trifone Ragone, originario di Adelfia, e della sua compagna, appunto la trentenne Teresa. Si è avanzata anche l’ipotesi passionale, ora c’è la storia che arriva dal passato e da lontano: metà anni Novanta, Sicilia. Lo zio paterno di Teresa, vittima di lupara bianca, ucciso perché ritenuto, dall’organizzazione mafiosa, responsabile di avere rivelato agli inquirenti dove fosse il covo di un boss. La storia è raccontata dall’edizione siciliana di Repubblica.


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