Giovanni Di Napoli si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’interrogatorio di garanzia, in carcere a Taranto, svolto dal giudice per le indagini preliminari leccese, Giovanni Gallo, ha fatto dunque registrare il silenzio del presunto mandante della strage di Palagiano, quella in cui furono uccisi, la sera del 17 marzo 2014, Domenico, tre anni, sua madre Maria Carla, trentenne, e il compagno di lei, Cosimo Orlando, 43 anni.
Secondo l’accusa, Di Napoli e Orlando facevano parte dello stesso gruppo criminale. Poi Orlando, sentendosi abbandonato dal clan, ha compiuto azioni non gradite al 61enne di Palagiano, originario della Calabria. Inoltre, Di Napoli e Maria Carla erano amanti, stando all’accusa. La donna, forse, uccisa perché sapeva troppo.