L’emittenza privata, sembra ieri la svolta storica che ci fu in Italia. In realtà è quasi mezzo secolo e, appunto, le nuove generazioni non ne sono a conoscenza. Gli anni Settanta furono quelli del passaggio dal bianco e nero al colore per la tv e la fine del monopolio dello Stato, con le trasmissioni autorizzate per le tv e le radio cosiddette libere.
Martina Franca fu tra le prime realtà italiane a cogliere il cambiamento. Nel settore radiofonico, soprattutto, già pronto subito, forse il primo nel Paese a trasmettere dopo la sentenza di Corte Costituzionale del 10 luglio 1976.
Ecco quindi cosa significa una pagina di programmazione radiofonica di quei primi periodi a Martina Franca: significa un documento di storia, non certamente l’unico perché l’archivio potenziale è davvero cospicuo.
Dunque: Radio Martina 2000, presidente Agostino Casavola. Sarebbe poi diventata Punto Radio Stereo, dopo la fusione con Radio Farfalla. La pagina di carta intestata è relativa alla programmazione del 18 aprile 1977, lunedì come quarantacinque anni dopo. Quarantacinque anni fa. I più grandicelli ricorderanno senz’altro quei programmi, quei conduttori che nella stragrande maggioranza dei casi oggi fanno altro, mentre la radio, nel tempo, diede spazio e formò altri conduttori e giornalisti. A chi scrive venne donata una professionalità nel settore specifico del giornalismo radiofonico, preziosissima per gli anni successivi, ad esempio. Poi la radio finì il suo ciclo, non ci furono adeguati sostegni che avrebbe meritato e dopo quaranta anni di trasmissioni si fermò. Un errore grave del territorio.
Adesso rimane la storia. Importante ed incancellabile.