Di seguito lo stralcio della notizia riportata da brindisireport.it e, a seguire, il comunicato diffuso da Luca Screti, Nubile srl:
Violazione del diritto di privativa nel rilascio di autorizzazioni per la raccolta, il trattamento, il trasporto e lo stoccaggio che la legge pone in capo ai Comuni e i consorzi pubblici di gestione. E ancora, falso materiale nella compilazione dei codici Cer di accompagnamento, trasporto non autorizzato di rifiuti pericolosi e attività non autorizzata di gestione dei rifiuti, e maltrattamento di animali. Coinvolte 12 persone per le responsabilità penali, e tre società per la responsabilità amministrativa. Tra gli indagati, il dirigente comunale del servizio protempore, Fabio Lacinio; l’imprenditore Rosario Mazzarella, anche presidente della Sezione ambiente di Confindustria Brindisi; il gestore della discarica di bacino di Autigno, Luca Screti; il gestore di fatto del Dog’s Village che si trova sulla ex statale 16 Brindisi-San Vito dei Normanni, Antonio Regoli.
—–
Con riferimento alla notizia apparsa sulla stampa in ordine al coinvolgimento della Nubile S.r.l. nel Procedimento Penale relativo alla presunta gestione di rifiuti speciali non autorizzati (feci di cani) presso la discarica comunale di Contrada Autigno, manifestando la piena fiducia nell’operato della Magistratura e confidando di poter dimostrare la completa estraneità alla vicenda, è necessario precisare che all’epoca dei fatti contestati la Nubile S.r.l. non era il gestore della discarica, ma svolgeva il mero supporto (fornitura di uomini e mezzi) al titolare dell’A.I.A. e gestore della discarica, dietro pagamento di un canone fisso indipendentemente dalle quantità lavorate; anzi maggiori erano le quantità di rifiuti conferiti in discarica, minore era l’utile aziendale.
Nessun rapporto commerciale è mai stato intrattenuto con i privati che conferivano in discarica.
Ogni riferimento a circostanze e fatti differenti rispetto a tale realtà rappresenta una notizia infondata e non veritiera.
Nubile S.r.l. è divenuta gestore della discarica nel novembre 2012, mentre i fatti posti all’attenzione della Magistratura Penale risalgono al periodo tra il novembre 2009 ed il marzo 2012.
Tanto si doveva per verità di cronaca.