Anche pugliesi fra i 59 rinviati a giudizio per la vicenda di mafia capitale. Il mondo di mezzo che, secondo l’accusa, aveva in Carminati il manovratore, in Buzzi un altro elemento di vertice, in un consolidato sistema di tangenti a politici bipartisan, il motore per andare avanti e per tenere sotto scacco Roma con importanti propaggini nel resto d’Italia. Anche pugliesi, dunque, fra quelli che sono finiti sotto processo: ci sono i vertici, all’epoca presa in esame, della cooperativa La Cascina, vedi Salvatore Menolascina, Carmelo Parabita, Domenico Cammisa e Francesco Ferrara. Il 5 novembre, con l’unificazione di due procedimenti, inizierà dunque un autentico maxiprocesso.