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Prodotti pericolosi: sequestri nel tarantino. Salento: impresa edile sconosciuta al fisco Guardia di finanza

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Di seguito alcuni comunicati diffusi dalla Guardia di finanza:

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito presso alcuni esercizi commerciali ubicati
nel capoluogo e nei comuni di San Giorgio Ionico, Pulsano, Fragagnano, Sava, Manduria, Martina Franca e
Laterza controlli a contrasto della vendita al pubblico di prodotti non conformi e potenzialmente dannosi per la
salute pubblica.
Gli interventi effettuati dai Finanzieri hanno permesso di sottoporre complessivamente a sequestro oltre 600 mila
prodotti, tra i quali bigiotteria e articoli in plastica per uso alimentare privi delle informazioni previste dal
“Codice del Consumo”.
Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul
territorio nazionale, debbano riportare le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del
prodotto, all’identità del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno al
consumatore, nonché ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione.
All’esito degli approfondimenti investigativi svolti dalle Fiamme Gialle, i titolari di 9 delle rivendite interessate
dai controlli sono stati segnalati alla competente Autorità amministrativa.
Le indagini dei finanzieri tarantini proseguono e sono ora finalizzate alla disarticolazione della catena logistica,
organizzativa e strutturale della filiera, nonché al recupero a tassazione dei ricavi derivanti da tali condotte
illecite.
Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a
garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti
possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

—–

Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio, i Finanzieri della Tenenza di Maglie hanno
individuato un’impresa di costruzione, il cui titolare è risultato evasore totale, non avendo ottemperato agli
obblighi dichiarativi ai fini fiscali e al versamento delle imposte dovute.
I controlli condotti dalle Fiamme Gialle hanno preso avvio da una mirata analisi di rischio e dalle risultanze delle
banche in uso al Corpo, nonché da elementi informativi raccolti sul territorio.
A seguito dell’attività di verifica fiscale intrapresa ed attraverso l’esame della documentazione contabile
rinvenuta durante il controllo, i Finanzieri hanno ricostruito i ricavi non dichiarati dalla predetta impresa edile
per oltre 350 mila euro, importo che è stato segnalato all’Agenzia delle Entrate per i conseguenti recuperi a
tassazione.
Il titolare dell’impresa è stato, inoltre, deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per l’ipotesi delittuosa di
‘occultamento o distruzione di documenti contabili’, con contestuale proposta di sequestro ‘per equivalente’ di
oltre 170.000 euro, corrispondente all’entità delle imposte non pagate.
Si evidenzia, tuttavia, che la responsabilità penale del soggetto coinvolto sarà accertata solo all’esito di giudizio
con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che
l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.
Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del
Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”).

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