Un sub ha individuato nell’acqua, in un punto in cui era intorbidita, il cadavere. Ha allertato le forze dell’ordine. Così i sommozzatori dei pompieri hanno recuperato il corpo di Antonio Di Mauro, 39 anni, il pescatore ucciso con un colpo di fucile a canne mozze, mentre era in barca. Il corpo era a una ventina di chilometri a sud di Vieste, nello specchio di mare in territorio di Manfredonia. Secondo gli inquirenti, sulla base di una testimonianza oculare, Di Mauro è stato ucciso dal cognato Riccardo Bramante, tre giorni fa e poi l’assassino ha gettato il corpo esanime in acqua. Il 37enne fratello della convivente di Di Mauro, è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione.