L’annuncio è stato dato dall’arcivescovo, monsignor Filippo Santoro. Il suo successore sarà Ciro Miniero, 65 anni il prossimo 31 gennaio. Nato a Napoli, è attualmente vescovo di Vallo della Lucania.
Filippo Santoro si impegnerà appieno in un incarico di livello mondiale che ha già assunto mesi fa.
Ciro Miniero, monsignore, diventa arcivescovo coadiutore.
“Diversamente dai vescovi ausiliari, ai coadiutori è dato il diritto automatico di successione alla sede episcopale; questo significa che il giorno stesso in cui una diocesi si rende vacante, il coadiutore assume automaticamente il governo della Chiesa particolare. Fino ad allora, il vescovo diocesano nomina il coadiutore come vicario generale.
Nella prassi della Chiesa contemporanea, la nomina di un coadiutore è solitamente fatta nei casi in cui un vescovo diocesano sente che non sarà in grado di continuare molto a lungo per ragioni di salute o perché è vicino all’età delle dimissioni. In questi casi il Papa a volte assegna un coadiutore alla diocesi in questione per dare al futuro vescovo tempo per conoscere la diocesi che alla fine dovrebbe guidare e facilitare la successione”, riporta Wikipedia. Dunque, all’atto pratico, per un primo periodo ci sarà un affiancamento, prima del subentro.
In udienza dal papa, stamani in Vaticano, anche
una delegazione di lavoratori di Teleperformance. Gli operatori della sede tarantina consegnano al pontefice lettere di ammalati di tumore.
(foto: di Piffe63, tratta da Wikipedia)