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Taranto: da viale Liguria a via D’Aquino, le proteste dei commercianti Il cordolo stradale, nei giorni scorsi, provocò un "funerale" dei commercianti. La manifestazione natalizia di questo fine settimana contestata con i cartelli

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Due strade principali di Taranto, due diverse proteste per un problema comune: il commercio.

In viale Liguria, giorni fa, i protestanti hanno inscenato le luci spente, le serrande a mezz’asta e tutto il “corredo” simbolicamente funebre, per protestare contro la realizzazione di un cordolo stradale, di separazione fra la corsia delle auto e quella dei mezzi pubblici. Quella via è una di quelle importanti, per il commercio nella città ionica.

Per non parlare di via D’Aquino: è nel salotto della città, il passeggio da piazza Immacolata alle strade e piazze limitrofe. In quella zona, da ieri a domani sera, una manifestazione che l’anno scorso, a Martina Franca, provocò problemi inauditi. Quest’anno, oggettivamente, gli spazi per quella iniziativa sono più adeguati. Senonché gli spazi, stando alla protesta degli esercenti di via D’Aquino, sono stati occupati sacrificando proprio gli esercizi commerciali: ovvero, tu ti sei messo comodo ma hai invaso casa mia. L’allestimento delle bancarelle, è detto, crea una separazione visiva e fisica fra chi passeggia, potenziale cliente dei negozi, e i negozi stessi, di quella fondamentale via dello shopping tarantino. La foto si riferisce a un negozio ma cartelli così, sono stati affissi praticamente da tutti i commercianti ai quali, fra l’altro, non è neppure andato bene di vedere il salotto di Taranto alle prese con fornelloin strada, odori di cucina i più svariati e via discorrendo.

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