A Taranto un cinquantaduenne ha prima accoltellato, poi cosparso di liquido infiammabile al quale ha dato fuoco, la sua compagna, una bielorussa 42enne, badante di una anziana. Proprio in casa della donna assistita dalla vittima, in via Diego Peluso, è accaduta la violenza. Motivo di questo gesto: l’uomo accusava la compagna di tradimento.
L’uomo è stato arrestato, la vittima è ricoverata a Brindisi, ospedale “Perrino”, reparto grandi ustionati.
Terzo episodio relativo alla sola provincia di Taranto, che da qui viene raccontato nel giro di dieci ore. Violenza di genere, adesso si stanno abituando anche a dare fuoco alle donne o alle cose, i (sedicenti) uomini. C’è la legge sul femminicidio, abbastanza recente, doveva rappresentare uno scatto anche in senso culturale e civile, una maniera perché non si facessero più le cose assurde di cui gli uomini (o sedicenti tali) si rendono capaci. Purtroppo si continua, anzi si peggiora: è sconfortante, una realtà di questo genere. Ci vogliono pene durissime, certe e immediate, per chi si rende protagonista di queste cose ignobili. Alternative non ce ne sono.