Di seguito alcuni comunicati diffusi dalla Guardia di finanza:
Nell’ambito dei controlli finalizzati alla repressione dei traffici illeciti, per la lotta alla contraffazione e per la tutela del Made in Italy, i finanzieri del Gruppo Bari ed i funzionari del locale Ufficio delle Dogane, nel Porto di Bari, hanno sottoposto a controllo un camion proveniente dalla Grecia condotto da un cittadino di nazionalità greca, contenente calzature destinate ad un’azienda romana. L’attività ispettiva, effettuata attraverso l’attento esame della documentazione a corredo della merce, costituita da 6.930 paia di scarpe riconducibili al noto marchio tutelato da brevetto internazionale della società “NEW BALANCE”, ha consentito di rilevare difformità rispetto a quanto dichiarato. La partita di merce, sottoposta al protocollo peritale dell’azienda titolare del marchio previsto in caso di sospetto “falso”, è risultata essere palesemente contraffatta dei diritti di proprietà intellettuale registrati dalla stessa. I predetti articoli sono stati sottoposti a sequestro ai sensi dell’art. 354 c.p.p., configurandosi la violazione di cui all’art. 474 c.p. e l’autista denunciato a piede libero alla locale A.G..
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Nella mattinata odierna, militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Taranto hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Taranto – dott. Martino Rosati, su proposta del Procuratore Aggiunto della Repubblica – dott. Maurizio Carbone, di una struttura socio sanitaria per anziani, con annessi ambulatori di chirurgia e dermatologia, con sede a Monteparano (TA). Il provvedimento scaturisce da indagini condotte dalle Fiamme Gialle, all’esito delle quali sono state accertate omissioni ed irregolarità perpetrate da dipendenti del Comune di Monteparano, unitamente all’amministratore di una società, con sede nella provincia di Lecce, interessata alla realizzazione della suindicata struttura. In particolare, è emerso l’indebito rilascio alla citata società del permesso a costruire, in violazione alla normativa in materia urbanistica di attuazione del Piano Regolatore Generale. in Inoltre è stata rilasciata, in modo illegittimo, alla struttura sanitaria argomento l’autorizzazione all’esercizio, attraverso la falsa attestazione del possesso di requisiti; ciò ha indotto erroneamente la Regione Puglia ad iscrivere la medesima struttura, ancora in fase di realizzazione, nel Registro delle strutture sanitarie accreditate.
Tra i documenti necessari al rilascio delle autorizzazioni, il rappresentante legale della società salentina ha prodotto anche una polizza assicurativa irregolare, risultata intestata ad altra struttura sanitaria gestita dalla società medesima in altro Comune della provincia jonica. Ai quattro indagati, destinatari di avviso di garanzia, sono stati contestati, a vario titolo, in concorso, i reati di abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici nonché violazioni al Testo Unico in materia edilizia; in ragione di queste ultime è stato sottoposto a sequestro l’immobile del valore complessivo di 3 milioni e 400 mila euro.