Di Giovanni Fumarola (foto di Simone Farina):
Ogni mese di marzo Valencia si prepara a ricevere la primavera. Le strade si riempiono di allegria e animazione con la festa delle Fallas, massimo esponente dell’unione tra tradizione, satira, arte e sentimento per la propria terra. Festa che porta Valencia sul podio mediatico internazionale; in termini storico-culturali difatti le FALLAS trovano origine nei tempi addietro in cui nelle strade delle corporazioni della città, con l’arrivo della primavera e l’allungarsi delle giornate, non era più necessario lavorare con il buio e si bruciava all’entrata di ogni bottega il rustico parot (oggetto di legno che serviva per illuminare).
Per alimentare il falò, gli artigiani stessi accumulavano trucioli e listoni di legno inservibili insieme a cose vecchie che portavano i vicini. In seguito, per conferirgli una parvenza umana, il parot verrà addobbato con stracci e un cappello al posto della testa: così è nato il Ninot (pupazzo).
La notte conclusiva del 19 marzo, infatti tutti i monumenti, grandi ed infantili, vengono dati alle fiamme. Alle ore 22 viene dato inizio alla Cremà dei monumenti infantili, mentre due ore più tardi è il momento di quelli grandi. La falla di Plaza del Ayuntamiento è l’ultima a bruciare, all’una di notte, sempre preceduta da una spettacolare scarica di petardi che colma la piazza di rumore, luce e colore e che dà il via alla Cremà dell’ultima Falla della città, quindi alla fine della festa.
Quest’anno lo spettacolo delle FALLAS è illuminato dalle gigantesche illuminazioni di Scorrano (LECCE), nota anch’ella a livello internazionale per le straordinarie costruzioni di luminarie ed ad intermittenza a ritmo di musica.
VALENCIA e SCORRANO, unite nella tradizione ed insieme sullo scenario internazionale hanno regalato uno spettacolo fuori dall’ordinario: Que Maravilla!