L’invito di Ciro Manigrasso, sezione PdCI di Monteiasi, al sindaco di quella località può tranquillamente essere considerabile per tutti i sindaci. Di seguito:
Un bando rivolto a Comuni, Province, Città Metropolitana, Consorzi di Bonifica, Arif e Enti Parco per il finanziamento e l’attivazione di sistemi di recupero e il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane depurate è stato presentato alla stampa dal presidente Emiliano e dagli assessori alle Infrastrutture e alle Risorse Agricole, Giovanni Giannini e Leo di Gioia.
Dopo l’approvazione in Giunta ora è il turno degli enti territoriali per arrivare alla strategia delle 4R: Riduzione (di sprechi e consumi), Recupero qualitativo e quantitativo, Riuso delle delle acque reflue e Rispetto della cultura dell’acqua.
Con interventi come questo si risparmiano le acque irrigue, non si depauperano le falde che così non si salinizzano e si evita di buttare in mare acque depurate, ma si riutilizzano.
Con il bando di oggi con cui si incentiva il riuso delle acque depurate secondo tabella 185/2003 anche per pulire strade, innaffiare giardini, raffreddare impianti industriali e in generale per sostituire la preziosa acqua potabile.
Con il bando di oggi: avremo 14 milioni di metri cubi di reflui raffinati che potrebbero sostituire quasi gratis acqua che finora si paga 50/70 centesimi al metro cubo, arrivando a risparmiare nel settore agricolo 7 milioni di euro l’anno.
“Con la vecchia programmazione europea ci sono spesi 300 milioni di euro per 55 nuovi o potenziati depuratori, con la programmazione si hanno disponibili 110 milioni per 20 impianti: in totale si lavora su 75 impianti”.
Tutto il contenuto del bando è stato inviato a tutti i Comuni attraverso la PEC.
Ci auguriamo di sentire al più presto parlare della richiesta fatta dal Comune di Monteiasi, sul cui territorio ricade l’impianto Consortile del Depuratore, per ottenere i benefici che il bando si prefigge.