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Carcere di Taranto: quindici agenti per settecento detenuti, “collasso”. Chiesta la nomina di un garante comunale Prese di posizione Sappe ed associazione Marco Pannella
20 Maggio 2022
Quindici poliziotti per settecento detenuti. Situazione sempre più insostenibile nel carcere di Taranto, secondo il sindacato di polizia penitenziaria Sappe: “ormai siamo al collasso”. L’aggressione di un agente ad opera di vari carcerati, tre giorni fa, è il più recente episodio di una lunga serie.
Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione Marco Pannella:
L’associazione Marco Pannella scrive al dottor Cardellicchio, commissario del Comune di Taranto, chiedendo di istituire il Garante comunale dei diritti delle persone private di libertà personale.
Il carcere di Taranto anche nel 2021 continua ad essere il più sovraffollato d’Italia, e a questo si aggiungono carenze strutturali e di personale, dagli agenti agli amministrativi agli educatori. Il totale disinteresse della politica e dei suoi rappresentanti, a tutti i livelli, lo hanno purtroppo portato alla ribalta solo per eventi di cronaca. E purtroppo anche quelli che hanno riguardato la direzione si sono inevitabilmente riversati sulle condizioni dei detenuti, l’anello più debole della realtà carceraria. Che non si riabilita con eventi spot o iniziative sporadiche che hanno più clamore mediatico per chi le realizza. che utilità per chi in questo carcere ci lavora o vi è ristretto. Tutta la realtà carceraria tarantina ha bisogno di un’attenzione costante, quotidiana e profonda da parte delle istituzioni.
L’associazione Marco Pannella, sempre in lotta per la difesa della comunità penitenziaria, dopo una lunga battaglia, era riuscita nel 2016 a ottenere dall’allora Sindaco Ippazio Stefano la delibera 186 del 2016 con cui il Comune di Taranto istituì il Garante comunale dei diritti dei detenuti. Una figura presente nella maggior parte dei Comuni e delle Province italiane.
La successiva amministrazione nei 5 anni di mandato non ha mai dato seguito a quella delibera, mancando di nominare questa figura così importante per la realtà di Taranto e per un istituto penitenziario così compromesso. Altrettanto disinteresse mostrato dalla Provincia di Taranto, che non ha neppure un Garante provinciale.
Per tale ragione l’Associazione Marco Pannella chiede al Commissario Cardellicchio, nel rispetto delle funzioni a Lui attribuite, di sopperire a questa grave mancanza compiuta dalla precedente amministrazione, e dare seguito a tale delibera provvedendo alla nomina del Garante dei Diritti delle persone private di libertà personale del Comune di Taranto.
Sarebbe certamente un grande atto che segnerebbe la Sua presenza qui a Taranto.