In Puglia per il congresso regionale della confederazione, Luigi Angeletti, segretario della Uil, parla dell’Ilva e dice che “è in cima ai nostri pensieri”. Il leader sindacale usa termini apocalittici: “si rischia una catastrofe occupazionale e ambientale di dimensioni bibliche”. Il ragionamento di Angeletti: si ipotizza, anche in questi ultimi giorni, un cambio di proprietà che porterebbe a diminuire la produzione. Un colosso come l’Ilva non sopravviverebbe a una produzione minore di otto milioni di tonnellate di acciaio annue.