Il caso del (presunto) buco da 35 milioni di euro è segnalato da Repubblica. Secondo il quotidiano, il ministero dell’Economia, lo scorso 29 maggio, ha inviato una nota di richiamo formale all’università di Bari. Segnalato, inoltre, il caso alla Corte dei conti. Gli stipendi dei dipendenti dell’ateneo barese, secondo verifiche partite nel 2012 e completatesi con l’esame dell’arco temporale 2004-2013, sono costati 35 milioni di euro di troppo, fra indennità, premi e integrativi. L’erogazione indebita, secondo la contestazione mossa dal ministero, è di venti milioni di euro per la progressione orizzontale e di 15 per la progressione di tecnici amministrativi ad elevata professionalità.