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Puglia, depuratori che non funzionano e rischio di procedura d’infrazione dell’Unione europea Question time, il ministro Galletti risponde al deputato Matarrese

strada depuratore

Di seguito un comunicato diffuso dal deputato Salvatore Matarrese:

«Il Ministro dell’Ambiente ha risposto al mio question time inerente le 3 procedure di infrazione europee alle quali è sottoposta l’Italia e che riguardano il trattamento delle acque reflue.


In particolare, ho chiesto al Governo di riferire in merito allo stato di avanzamento degli interventi in corso in Puglia per rimuovere le criticità contestate dalla Commissione Europea che si riferiscono ai sistemi fognari e depurativi che non risultano conformi alla normativa vigente e che sono quindi oggetto delle citate procedure di infrazione.

I dati riferiti alla regione Puglia appaiono, comunque, confortanti e dimostrano evidenti progressi nonostante i ritardi maturati. La risoluzione definitiva di queste problematiche rappresenta una priorità per l’Italia non solo perché è necessario evitare nuove sanzioni, i cui costi graverebbero ancora sui cittadini, ma soprattutto perché i finanziamenti e gli interventi previsti sono l’ennesima occasione per sviluppare lavoro e consentire ai cittadini di poter usufruire di infrastrutture fondamentali e adeguate.

Con riferimento alla procedura d’infrazione n. 2004/2034, che riguarda 4 agglomerati pugliesi, il Ministro comunica che 2 di questi – a Taviano e a San Vito dei Normanni – hanno superato le criticità contestate, presentando un sistema fognario depurativo adeguato alle disposizioni nazionali e comunitarie in materia. Per i restanti 2 agglomerati – a Casamassima e a Porto Cesareo Nardo – permangono delle criticità. In particolare, per quanto riguarda l’agglomerato di Casamassima, l’impianto di depurazione è stato realizzato nel 2012 e, ad oggi, si è in attesa della chiusura del procedimento di assoggettabilità a VIA.

Con riferimento, invece, all’agglomerato di Porto Cesareo Nardo, il Ministro riferisce che l’Acquedotto Pugliese ha trasmesso il 4 marzo 2016 ai Soggetti competenti, regione, comune di Nardo ed Autorità Idrica Pugliese, il progetto di variante del tracciato delle opere di collettamento del refluo trattato dall’impianto di Porto Cesareo alla condotta sottomarina di Nardo, in coerenza con gli impegni assunti con il Protocollo di intesa definito a settembre 2015. Allo stato, si è nella fase di perfezionamento delle procedure tecnico amministrative.

In merito alla procedura d’infrazione n. 2009/2034, il Ministro Galletti evidenzia che la stessa interessa 2 agglomerati – a Francavilla Fontana e a Trinitapoli – che hanno superato le criticità contestate presentando un sistema fognario depurativo adeguato alle disposizioni nazionali e comunitarie in materia e si attendono le valutazioni della Commissione europea.

Per quanto riguarda, infine, la procedura d’infrazione n. 2014/2059, essa riguarda 25 agglomerati: 6 non sono direttamente interessati dalla procedura, 9 sono ora conformi e in attesa di valutazioni della Commissione europea, e 12 sono gli agglomerati non conformi.

Per l’adeguamento dei 12 agglomerati non conformi sono previsti 13 interventi di cui 10 in corso e 3 programmati la cui conclusione è prevista al più tardi entro il 2019.

Da ultimo, in merito all’Accordo di Programma Quadro del 27 marzo del 2013, e relativo ad interventi su reti fognarie, si precisa che si tratta di complessivi 22 interventi, finanziati con la delibera CIPE 60 del 2012, per un importo complessivo di 51 milioni di euro. Si tratta di interventi aggiudicati con lavori in corso».

Lo dichiara il Presidente di Scelta Civica, l’On. Salvatore Matarrese, a margine del dibattito del Question time in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.

(foto: non strettamente connessa alla notizia, depuratore di Martina Franca, sequestrato con facoltà d’uso e causa del sequestro del tratto di strada statale 172 Martina Franca-Locorotondo, chiusa al traffico da da oltre quattro mesi)

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