L’autorità anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, usa la lente di ingrandimento sulla sanità pugliese. Viene chiesto alla Regione Puglia di svolgere una relazione sull’adeguamento ai migliori standard nazionali, in tema di prevenzione e di contrasto alla corruzione, considerate anche le inchieste degli ultimi anni. In particolare, secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, verificati i sei parametri che sono utilizzati per valutare se una realtà sia a rischio (o certezza) di corruzione o meno, gli anni fra il 2010 e il 2012 sono stati particolarmente difficili, la sanità pugliese era la quartultima in Italia da questo punto di vista. Adesso c’è bisogno di una stretta, fa intendere l’autorità anticorruzione.