Direzione nazionale antimafia al lavoro per indagare su banche pugliesi. La notizia è riportata dall’edizione regionale di Repubblica e fa riferimento alle vicende di due istituti bancari, uno dei quali, per la verità, già ampiamente commissariato e in vista della soluzione del commissariamento, con l’elezione della nuova dirigenza. Si tratta del credito cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari. L’indagine della Dia dunque fa riferimento al passato e al ruolo di Maria Grazia Susca, componente del disciolto direttivo dell’istituto bancario quando, nel giugno dell’anno scorso, venne deciso il commissariamento da parte della Banca d’Italia. La Susca è compagna di Giuseppe Ruggerello, imprenditore trapanese ritenuto in odore di mafia dagli inquirenti, e l’indagine si riferisce alla Smg costruzioni e all’altro imprenditore Vito Tarantola. In sostanza, l’ipotesi di un insediamento edilizio, con l’investimento e il passaggio di soldi attraverso l’istituto pugliese, tutto ciò legato alla mafia (e addirittura, si ipotizza, a personaggi riconducibili al capo dei capi, Matteo Messina Denaro). Questo è ciò di cui si occupa la direzione nazionale antimafia.
C’è poi la vicenda del credito cooperativo di Terra d’Otranto, quella delle elezioni per il rinnovo delle cariche. Dino Mazzotta, eletto presidente a seguito di pressioni e pesanti condizionamenti, è l’ipotesi accusatoria in seno all’indagine.