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Green pass: un gruppo diffida il Comune di Locorotondo Associazione L'Italia si desta

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Di seguito un comunicato diffuso dal gruppo Italia di desta:

I Legali de L’Italia si Desta coordinati dallo Studio Legale Padalino del foro di Foggia, associazione co-fondata dal Dott. Mirco Fanizzi, hanno diffidato il Comune di Locorotondo contro l’applicazione del Green Pass.

“Lo strumento, per come è stato concepito, -dichiara il dott. Mirco Fanizzi- di fatto viola la disposizione europea secondo la quale nessun provvedimento può essere adottato per condurre all’obbligatorietà del vaccino nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

“Il Green Pass -continua Fanizzi-di fatto costringe alla vaccinazione per poter svolgere qualsiasi attività e interrompe quel patto di lealtà che lega i cittadini all’ordinamento attraverso le leggi”. L’Art n. 36 del Regolamento UE 953/2021 precisa sia necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate. Pertanto il green pass non può costituire una condizione preliminare per l’esercizio del diritto di libera circolazione o per l’utilizzo dei servizi: come i trasporti, la partecipazione a qualsiasi evento e alla libera circolazione durante fiere e mercati ambulanti e qualsiasi altro utilizzo nell’evidente esercizio della propria libertà personale. Rilevante è semmai, l’aspetto della violazione della Privacy ed il trattamento dei dati sensibili nonché la possibilità per i ristoratori, i gestori di palestre e piscine, di bar e musei, di sostituirsi ai pubblici ufficiali, pur non avendone titolo.

Conclude “Qui si tratta dei diritti fondamentali di tutti e di ciascuno – nessuno deve essere lasciato solo – contro chiunque osi tentare al loro libero ed inalienabile esercizio. La diffida, quindi, ha lo scopo di invitare i comuni, i gestori di esercizi pubblici, ad erogare i servizi senza generare emarginazione sociale e discriminazione tra vaccinati e non, con contestuale invito rivolto alle istituzioni a verificare gli aspetti del decreto violativi del regolamento UE. Di Covid si può guarire e lo attestano le centinaia di persone che i nostri medici continuano a salvare con le cure domiciliari, rivendichiamo la repubblica della Costituzione”.

” Ne cives ad arma ruant ” ( impedire ai cittadini di ricorrere alle armi )


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