A Canosa di Puglia, bellissima iniziativa in una parrocchia.
Il numero di migranti desiderosi di andare a messa è divenuto crescente in modo esponenziale e così si è deciso di farsi capire da tutti.
Anche con i sottotitoli, in inglese.
Di seguito un comunicato diffuso dal parlamentare Nicola Ciracì:
È stato un lungo e proficuo incontro quello tra l’onorevole Nicola Ciracì (Cor) e il prefetto di Brindisi, Annunziato Vardè, nell’ambito del “tour per la sicurezza del cittadino e l’efficienza delle forze dell’ordine”, avviato dal parlamentare nel giorno di Ferragosto. Dopo i ringraziamenti di Ciracì per l’egregio lavoro svolto da tutti i Corpi di sicurezza e soccorso anche durante il periodo estivo, si è discusso fondamentalmente di tre tematiche: emergenza migranti/videosorveglianza/comandante dei Vigili del Fuoco.
Emergenza migranti.
«A S.E. il Prefetto ho mostrato alcune foto dello stato in cui versano il dormitorio di via Provinciale San Vito e l’area prossima alla stazione ferroviaria – dichiara il deputato – foto dalle quali emerge in tutta la sua drammaticità l’esistenza di un’innegabile situazione di degrado urbano, che necessiterebbe di maggiori e specifici controlli. Inoltre – aggiunge – ho manifestato le mie perplessità circa lo sforamento della quota di richiedenti asilo nella provincia di Brindisi, dove sono state superate le 1.100 unità con un sovrannumero di 100. Riguardo tale questione – conclude sul punto – oggi stesso scriverò a tutti i sindaci, chiedendo loro di non fornire disponibilità per la nascita di nuovi centri d’accoglienza per altri 140 migranti, ma mi auguro che già domani (mercoledì 21 settembre) il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, nell’occuparsi della questione, adotti una linea ferma e non ispirata al falso buonismo: Brindisi e il Brindisino hanno già dato, è ora che anche gli altri recitino la propria parte in questa che è diventata una vera emergenza».
Videosorveglianza.
«Ho chiesto poi conto al Prefetto – dichiara il deputato – del mancato funzionamento delle telecamere dislocate a Brindisi e provincia, considerato che molte di esse risultano già collaudate, ma non in funzione. In particolare, nel capoluogo ce ne sono ben 70, comprese quelle del quartiere Sant’Elia. Il dottor Vardè – prosegue – mi ha riferito che questo, insieme al monitoraggio delle telecamere nell’intero territorio provinciale, sarà un altro dei punti all’ordine del giorno del Comitato per l’ordine e la sicurezza in programma domani. Mi attendo dunque dal Comitato – dice ancora – decisioni immediate e concrete che possano peraltro valorizzare anche la control room da poco inaugurata nella zona industriale di Brindisi».
«Ho informato il Prefetto – conclude Ciracì – della situazione di oggettiva incompatibilità ambientale presente, purtroppo, in seno al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, il cui personale operativo è in conflitto con il comandante, e l’ho pregato di approfondire e d’interessarsi in prima persona della questione: il dottor Vardè mi ha assicurato un suo impegno in tal senso».
(foto Canosa di Puglia: fonte la rete)