Viene conferito stamani al medico legale Marcello Chironi, l’incarico di effettuare l’autopsia. Esame che si svolgerà con ogni probabilità oggi stesso. L’autopsia darà risposte, auspicabilmente, più dettagliate in merito alla morte di Raimondo Mandalà, il 29enne di origine palermitana morto nella città vecchia di Taranto sabato sera. La ricostruzione dell’accaduto, fatta con una comunicazione ufficiale della polizia, si riferisce all’assoluta estraneità degli agenti, in merito all’origine del decesso. Altre ricostruzioni sostengono essere scappato, Mandalà, da un controllo che gli agenti della sezione falchi stavano effettuando. Un controllo non specifico. La corsa da un palazzo all’altro, poi il tentativo di saltare da un balcone all’altro e, per questo, l’essersi aggrappato al condizionatore esterno a un’abitazione. Lì, il contatto fatale con un cavo scoperto. Ricostruzioni che ancora, qualche dubbio, lasciano. Lo testimonia la necessità dell’autopsia, del resto.
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