Di seguito il comunicato:
Si è tenuta nella Sala Conferenze dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, a Park Avenue, la presentazione del saggio del giornalista Biagio Maimone intitolato “La Comunicazione Creativa per lo sviluppo socio-umanitario“, edito dalla Casa Editrice TraccePerlaMeta.
Hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione il Direttore dell’Istituto italiano di cultura di New York Fabio Finotti, il quale ha moderato, e diverse autorità, tra cui il Console d’Italia New York Fabrizio Di Michele.
Il libro sta riscuotendo molto interesse in quanto propone la necessità di fondare un nuovo modello comunicativo che ponga al centro la relazione umana ed, ancor più, l’emancipazione morale ed umana della società odierna.
La presentazione del libro è stata inserita nel programma delle iniziative per l’edizione 2024 della Settimana della Lingua Italiana nel mondo il cui tema quest’anno è ‘La cultura della bellezza”.
La metropoli statunitense ha rappresentato la prima tappa internazionale del giornalista il quale intende presentare la sua opera letteraria nelle principali città europee e negli Emirati Arabi.
Il libro ha ricevuto la Benedizione Apostolica da Sua Santità Papa Francesco, l’augurio del Presidente del Senato Ignazio La Russa, l’apprezzamento del Console d’Italia a New York Fabrizio Di Michele, di Monsignor Yoannis Lazhi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco e Presidente della Fondazione della Fratellanza Umana e dei Presidenti delle Regioni Lombardia e Basilicata.
Il Direttore dell’istituto italiano di cultura di New York Fabio Finotti ha letto ai presenti la lettera del Presidente del Senato della Repubblica Italiana Ignazio La Russa giunta a Biagio Maimone ed indirizzata all’istituto italiano di cultura di New York e a tutte le autorità invitate alla presentazione: “Autorità, Signore e Signori,
È con piacere che invio il mio saluto e i miei auguri in occasione della presentazione del libro di Biagio Maimone sul valore del linguaggio e della parola come strumenti di crescita umana e sociale.
Saluto i rappresentanti dell’Istituto italiano di cultura di New York, che ospita l’evento, e i tanti cari amici della comunità italiana che ho avuto il piacere di incontrare in occasione della mia visita a New York del luglio scorso.
Quest’iniziativa editoriale, che si inserisce nell’ambito della settimana della lingua italiana nel mondo, è senz’altro un’ importante opportunità per raccontare e promuovere la bellezza e la ricchezza di valori che da sempre contraddistinguono la nostra storia e la nostra cultura. Ma credo rappresenti anche un’occasione per riflettere sul ruolo strategico che debba essere assegnato alla comunicazione per veicolare, divulgare e tramandare quella stessa bellezza e quegli stessi valori.
In un mondo sempre più lacerato da guerre e divisioni, alimentati anche da messaggi di odio e di violenza che imperversano sui social e mass media, l’uso etico del linguaggio e della parola, in ogni ambito della vita o della società, così come nei contesti istituzionali o internazionali supera il conflitto, apre al confronto e all’ascolto delle ragioni degli altri, per guidarci in un solido percorso di pace e dialogo tra popoli e Nazioni.
Una prospettiva in relazione alla quale occorre riflettere sull’esigenza che una virtuosa cultura della comunicazione deve, sempre e comunque, trovare nella “parola” e nel “linguaggio” anche un fattore di coesione identitaria nella cornice di comuni ideali di verità, giustizia, libertà e, soprattutto, rispetto per la dignità di ogni essere umano. Rinnovo quindi il mio saluto e i miei auguri per questo appuntamento che, sono certo, saprà tradursi anche in una preziosa occasione per rinnovare un comune sentimento di unità e di appartenenza a una comunità nazionale orgogliosa della sua storia e dei suoi valori”.
Biagio Maimone ha promosso a livello giornalistico il dialogo interreligioso attraverso le iniziative dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo“, di cui egli è Direttore della Comunicazione.
L’ Associazione è stata fondata da Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Papa Francesco, in seguito alla sottoscrizione del Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune‘, il 4 febbraio 2019, da Sua
Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.
Il suddetto Documento ha dato vita a numerosi frutti, tra i quali la realizzazione della Casa della Famiglia Abramitica, edificata nella città di Abu Dhabi.
Secondo Maimone, Il dialogo è la condizione imprescindibile per realizzare la pace ed esso vive se chi comunica utilizza la “parola vitale”, tale in quanto genera la vita e non il conflitto.
La comunicazione è vitale, pertanto, quando fa sgorgare dal cuore umano l’amore per la “Bellezza”, che è l’espressione di un disegno di amore insito nell’interiorità di ogni persona, da proiettare nella realtà per emanciparla e renderla una dimora accogliente per tutti, nella quale non vi è posto per la violenza e la conseguente esclusione. L’Amore per la “Bellezza”, da veicolare attraverso la comunicazione, la parola scritta e parlata, inevitabilmente, conduce all’amore per i deboli, per gli ultimi, al fine di renderli forti, inclusi, risvegliando in loro la gioia di vivere.
L’amore per la “Bellezza” si prefigge la diffusione di quella “Parola” capace di veicolare la “Pedagogia della Pace”, che crea ponti di umanità e quel dialogo che fa vivere le differenze, accogliendole in un progetto di vita.
“Nel mio saggio ho voluto porre in luce la necessità di creare un modello comunicativo che tenga conto dell’importanza inconfutabile dell’uso appropriato della parola, superando quelle distorsioni, ormai consuete, che la rendono veicolo di offese, di menzogne, nonché di calunnie, che ledono la dignità umana dell’interlocutore e di ascolta o legge.
Possiamo constatare come spesso i mass media, i social molto di più, veicolano messaggi i cui contenuti sono pervasi dalla violenza e dall’odio sociale, dall’intento di screditare e porre sul rogo chi ritengono essere un avversario.
Ciò che emerge è il farsi strada di una subcultura della comunicazione che rischia di impoverire sempre più la relazione umana, in quanto i messaggi che essa trasmette sono diseducativi.
Nel mio testo, che intende contrastare tale impoverimento culturale e la sua nocività, si rimarca che la parola è vita in quanto deve generare la vita nelle sue espressioni più nobili e spirituali, perchè essa penetra nelle coscienze individuali e collettive e, se è sorretta dalla violenza e dalla menzogna, crea una coscienza umana che è guidata da disvalori che impoveriscono i singoli individui e, conseguentemente, l’intera collettività ed il contesto sociale.
Umanizzare il linguaggio affinché sia veicolo della ‘Pedagogia della Vita’ definisce il significato autentico del mio impegno giornalistico, che sono certo possa essere condiviso da chi fa della comunicazione lo strumento mediante cui giungere al mondo interiore di chi ascolta, al fine di arricchirlo e non impoverirlo attraverso un uso distorto e, pertanto, nocivo del linguaggio.
L’ epoca contemporanea pone in luce un crescente smarrimento di natura spirituale e morale, che si riflette sulla relazione umana, sulle relazioni tra gli Stati e i Continenti dell’intero universo, generando conflitti, nonché povertà morale e materiale. Ne è testimonianza l’insorgere continuo di conflitti in numerosi territori del mondo. La Bellezza – non vi è dubbio – tornerà ad essere il volto magnifico della vita. La forza prorompente della Bellezza, che la Parola ha il dovere di trasmettere, sconfigge ogni male! È scritto nel Vangelo, è scritto nel cuore degli uomini di Buona Volontà ed è scritto nelle trame vitali dell’esistenza, che nessuno potrà mai distruggere perché esse appartengono alla Vita e la Vita è la ragione stessa dell’esistere umano'”.