Nelle scorse settimane una sentenza fece luce sul decesso di un agente penitenziario di Lecce:, il 44enne, da considerarsi vittima sul lavoro, morì per le conseguenze da fumo passivo.
“Abbiamo scritto alle più alte cariche dello Stato per chiedere interventi ed aiuto, nessuna risposta. Proprio per questo nei prossimi giorni il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, insieme a tantissimi poliziotti, dalle più importanti piazze del potere a Roma griderà forte la nostra rabbia” per le condizioni nelle carceri con cui si finisce, secondo il sindacato, “ad ammalarci ed in molti casi morire da soli, come è capitato allo sfortunato collega di Lecce. Dopo la sentenza, ci aspettavamo interventi a tutela della salute dei poliziotti penitenziari e detenuti.”