Mezza tonnellata, prettamente di anguille ma anche noci di mare, vari crostacei, seppie e triglie. È quanto sequestrato dai militari della Guardia costiera e dei carabinieri Cites, in conseguenza di ispezioni a grossisti ittici nei territori dei laghi di Lesina e Cagnano Varano. Fra le irregolarità contestate, la più diffusa riguarda la mancata tracciabilità dei prodotti. Fra l’altro le anguille, soprattutto di provenienza greca, non sono appunto di produzione pugliese perché la regione, non adeguata alla normativa comunitaria,non ga autorizzato la pesca nelle proprie acque interne.