“Nel 2014, l’Italia non è riuscita a utilizzare il 66 per cento dei fondi Ue che avrebbe dovuto spendere entro la fine dell’anno, ben 4,1 miliardi di euro. Un ritardo vergognoso che è uno schiaffo ai cittadini alle prese con la crisi e la disoccupazione”. Lo dice l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato commentando i dati resi noti oggi dalla Commissione europea sull’attuazione dei programmi operativi degli Stati membri. “Tra i grandi paesi europei – continua D’Amato – l’Italia è fanalino di coda per spesa dei fondi. E invece siamo nelle posizioni di vertice nella classifica delle frodi, con 80,9 milioni di euro sottratti alle casse di Bruxelles nel 2013. Questo dimostra come ci sia un grande problema di legalità nella gestione di queste risorse da parte dello Stato e in particolare delle regioni. Ma se siamo a questi livelli di ritardo, la colpa è prima di tutto dell’incapacità delle amministrazioni di utilizzare i fondi europei per incentivare lo sviluppo e l’occupazione”.
A questa incapacità si aggiunge il grave limite del patto di stabilità: “Ogni euro di Bruxelles necessita di un cofinanziamento regionale per potere essere speso – dice D’Amato – Ma questo cofinanziamento fa sforare il patto di stabilità interno delle regioni. Renzi aveva promesso che avrebbe battuto i pugni in sede Ue per ottenere lo scomputo del cofinanziamento. E’ la famosa flessibilità che i territori chiedevano. E che invece non è stata ottenuta. Un fallimento del governo – conclude l’eurodeputata – che rischia di farci perdere per sempre buona parte dei fondi del programma 2017-2013”.