Quando il siderurgico divenne proprietà dei privati, l’uomo era praticamente già ammalato. Dunque, la responsabilità di quella malattia che poi portò alla morte del lavoratore (nel 2008) è stata attribuita, dalla magistratura di Taranto, a dirigenti dell’Italsider. A otto dirigenti, dunque, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini: devono rispondere dell’accusa di non avere istruito l’operaio, in maniera dovuta, sui rischi legati alla presenza di amianto e di non averne garantito la sicurezza.