Di seguito un comunicato del parlamentare Gianfranco Chiarelli:
In Puglia sono destinati circa 13.500 migranti di cui 1.628 nella provincia di Taranto. Un calcolo matematico: 3,5 migranti per ogni mille abitanti. Secondo questa proporzione nel capoluogo quindi dovrebbero restare circa 560 unità. Una distribuzione aritmetica quindi. Sbagliato, assolutamente sbagliato come metodo. Mettendo da parte per un momento la questione più generale che riguarda la incapacità del Governo di gestire in generale la problematica, non si può che rilevare come la capacità di accoglienza di ogni singolo territorio debba misurarsi non già sulla quantità di popolazione residente, ma sulle sue condizioni socio economiche. Una provincia come quella di Taranto, ad esempio, notoriamente gravata da una crisi occupazionale particolarmente significativa, non può sopportare lo stesso carico sociale di realtà come Milano. A Taranto poi va considerata la presenza di un importante hotspot che costituisce già un importante contributo alla gestione della emergenza. In questi giorni assistiamo da un lato alle proteste di tante famiglie che chiedono l’assegnazione di un abitazione, con il fondato rischio di scatenare una guerra tra poveri, e dall’altro al totale silenzio dell’amministrazione comunale. Nessun atto di violenza può essere giustificato, ivi compreso l’occupazione abusiva di proprietà private o pubbliche che siano, ma non si può restare in silenzio. Inviterò il ministro Minniti a rivedere i criteri di distribuzione dei migranti esentando le realtà in cui sono già presenti altri presidi come l’hotspot di Taranto.