Uno dei nostri contatori (parte destra della nostra home page) non propriamente benvisti in zona-amministrazione comunale di Martina Franca, giunge oggi alla quota psicologica di 180 giorni. Sono sei mesi. Ad essere pignoli, giovedì sarà mezzo anno. Guarda un po’, proprio in questi giorni questa quota simbolica giunge quando, sull’argomento in discussione, l’amministrazione comunale di Martina Franca ha dato la mazzata finale ai contribuenti, con il conguaglio Tares. Quei 180 giorni sono passati, infruttuosamente, nel cercare di avere una risposta dal sindaco di Martina Franca a proposito del tributo Tares. Quello, appunto, con la mazzata finale del conguaglio da pagare entro il 30 aprile. A proposito, per chiarezza: il conguaglio non è rateizzato. Si paga in un colpo solo.
Il sindaco di Martina Franca che non risponde a questo blog da sei mesi, e non risponde a una domanda posta da un giornalista (iscritto all’ordine professionale, eccetera eccetera) con molta celerità ha però comunicato di avere ricevuto a palazzo ducale un gruppo di giornalisti olandesi. La doppia velocità dei rapporti tenuti con i giornalisti da parte del sindaco: fare vetrina con gli (ignari) orange, non rispondere a una domanda che non Amsterdam riguarda ma i suoi concittadini di Martina Franca e che, lo hanno capito tutti, è per lui tanto tanto scomoda. Quasi quasi gliela facevo fare da uno degli olandesi, ad averlo saputo prima. Solo che il sindaco di Martina Franca ha un problema: gli olandesi sono andati. La domanda, per lui molto scomoda e che lo vede in silenzio da sei mesi, resta.
Quasi quasi lo chiedevo agli olandesi…come mai non tutti i consiglieri hanno depositato le loro dichiarazioni sui redditi e che Quero non scrive più su questo argomento?
Grazie per il suo intervento. Lei ha ragione. Domani recupero. Grazie per la segnalazione. (agostino quero)