Al termine del periodo di contratto di solidarietà, mille esuberi. Avverrà dunque a fine anno, alla Natuzzi.
Il gruppo di Santeramo in Colle lo ha comunicato ai sindacati. Da quelle organizzazioni la ferma contrarietà: non è con l’eliminazione di metà forza lavoro che si punta al rilancio.
Di seguito un comunicato diffuso da Natuzzi:
Nel corso dell’incontro, l’azienda ha illustrato i risultati dell’anno fiscale 2017. In questo contesto, il Gruppo ha riconfermato l’interruzione degli investimenti in Italia a causa dello stanziamento di 13.5 milioni di euro per i contenziosi che hanno inciso in modo significativo sulle performance economiche della società.
Per far fronte a questi eventi inattesi, sono stati sospesi gli investimenti destinati al recupero di competitività delle fabbriche italiane (Contratto di Sviluppo), con la conseguente impossibilità di raggiungere gli obiettivi di costo industriale che avrebbero dovuto rendere sostenibile la produzione italiana del Gruppo.
Tale situazione pertanto genererà al termine del contratto di solidarietà a fine del 2018 una situazione di esubero strutturale, negli stabilimenti produttivi e negli uffici.
La società ha ribadito agli attori presenti la necessità di pianificare tutte le azioni possibili per garantire al Gruppo la competitività delle produzioni italiane nel lungo periodo. Natuzzi ha, quindi, espresso trasparentemente alle Organizzazioni Sindacali la volontà di dare seguito al dialogo congiunto per individuare un sentiero condiviso che permetta all’azienda di portare a termine il percorso virtuoso iniziato nel 2013 e, momentaneamente, interrotto.