Sequestro preventivo di beni nei confronti di un imprenditore di 68 anni, di Gravina in Puglia. Un maxisequestro: beni per cinquanta milioni di euro.
Provvedimento eseguito dai carabinieri, provvedimento che non influirà sull’andamento della produzione. Sequestrati: un albergo, un ristorante, quattro ville, dodici appartamenti, sei società, veicoli, 38 conti bancari e altro ancora. L’imprenditore opera nel settore della produzione e della commercializzazione di slot-machines, in una posizione di leadership nel mercato. Il reddito dichiarato (definito da fame, secondo fonti dell’accusa) e la ricchezza effettiva sono troppo sproporzionati, secondo l’accusa che ritiene la gran parte dei beni essere intestata a prestanome.