Il ragionamento del segretario Pd: i diciottenni della generazione Covid hanno bisogno di un aiuto vero e deve arrivare da chi ha più possibilità. Con un prelievo a chi ha più di cinque milioni di euro, cioè all’1 per cento della popolazione, si finanzi una dote da diecimila euro per i diciottenni, per dare loro una possibilità di partenza nella società perché le difficoltà in questo periodo sono state, come è noto a tutti, senza precedenti.
Il primo a dire no alla proposta del segretario Pd è stato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che dice “è il momento di dare soldi, non di prenderli” ma il ragionamento di Enrico Letta è sostanziato da un’affermazione: aiutare i diciottenni di oggi facendo nuovo debito “è una presa in giro”. Perché poi devono pagare loro, gli adulti del domani, questo aggravio notevole del debito pubblico. Hanno bisogno di soldi veri.
Buona parte della maggioranza si schiera contro la proposta di Enrico Letta, da sinistra viene invece accolta bene. Fra i presidenti delle Regioni, la chiara affermazione di Michele Emiliano che condivide l’iniziativa del segretario Pd..
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