Di seguito il comunicato:
Il 26 maggio prossimo a partire dalle ore 19:00, verranno presentati c/o la sede del Centro Culturale Carmelo Bene a Veglie il libro “Le urla del muto” e altre poesie inedite del noto scrittore e poeta leccese, Luigi Indraccolo.
A dialogare con l’autore il portavoce del Centro Culturale Carmelo Bene, Prof. Yvan Rettore.
“La poesia è in grado di far riapparire la nostra sfera emotiva e di consentirci di interagire in modo profondo e autentico con il nostro mondo?”
Le opere di Luigi Indraccolo possono fornire una risposta positiva a tale quesito.
Con la poesia la coscienza comincia ad interrogarsi, a partire da una pretesa: che il parlante che è in noi ascolti il ‘volerci’ esprimere, ‘dentro’ il brusìo del tacere altrui”.
Così il professore Carlo Augieri racconta la poesia di Luigi Indraccolo, che domenica prossima tornerà a presentare il suo primo libro e diverse poesie finora inedite.
“Se il muto diventa poeta” continua Augieri, “il suo urlo è premessa di dialogo La poesia si richiama ogni qualvolta la parola diventa coscienza di parola; quando si sperimenta un’energia del dire, fino a raggiungere la provocazione dell’ urlo del muto, come ‘dice’ il titolo del libro di Luigi, condizione linguistica ed esistenziale diversa da quella dell’urlo muto, che vuole significare altra cosa. L’urlo del muto è l’effetto di un soggetto parlante che sperimenta l’inanità della parola, sì da diventare muto, condizione sofferta, inquietante, effetto di una regressione fino all’urlo accompagnato dall’eloquenza del gesto, con cui rapportare in modo non verbale la relazione tra io e mondo.
“Le urla del muto” di Luigi Indraccolo si pone la domanda quindi sul significato delle cose, sulla decostruzione e la ricostruzione di una nuova lingua, sospesa tra negazione ed immaginazione.