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Gioia del Colle: al via la progettazione del nuovo piano di zona 2022-2024 Riguarda anche Casamassima, Sammichele di Bari e Turi

locandina Casamassima

Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Gioia del Colle:

 Dai bisogni e dalle criticità del territorio per arrivare alle proposte e alle soluzioni, avendo ben chiaro il target dei beneficiari, in un lavoro collettivo di programmazione perché «Il benessere dei cittadini è affare di comunità».

È partita lunedì 20 giugno da Gioia del Colle la fase di progettazione del nuovo Piano Sociale di Zona 2022-2024 dell’Ambito Territoriale Sociale di Gioia del Colle (capofila), Casamassima, Turi e Sammichele di Bari.

Il percorso, che attraverserà tutti i quattro Comuni dell’Ambito, si concluderà il 4 luglio e prevede, come ha spiegato l’esperto in Processi Partecipativi Andrea Gelao, quattro tavoli verticali di concertazione sulle sette aree strategiche di attenzione e intervento del V Piano delle Politiche Sociali regionale 2022-2024, che è lo strumento a partire dal quale ogni Ambito territoriale pugliese costruisce il proprio Piano di Zona.

La co-programmazione è stata avviata alla presenza dell’assessore regionale al Welfare Rosa Barone: «Non tutti gli Ambiti hanno avviato un percorso simile – ha detto l’assessore – faccio i complimenti all’Ambito di Gioia per l’organizzazione di questa co-programmazione perché aprire le porte ai cittadini significa davvero prendere a cuore le fragilità. Chi può dirsi escluso dalle fragilità? Nessuno. Anche chi non ha fragilità dirette è comunque incluso nell’argomento che è un tema centrale nell’agenda politica regionale. Per questo la politica deve necessariamente aprire le porte ai cittadini, affinché il Piano sociale di zona, come il Piano regionale delle politiche sociali, sia un cantiere aperto, di confronto e di ascolto».

Giovanni Mastrangelo, sindaco di Gioia del Colle: «La partecipazione alla costruzione del Piano Sociale di Zona è fondamentale perché il Piano non deve essere calato dall’alto, ma deve essere costruito sui reali bisogni dei nostri territori e delle nostre comunità, adattato alle necessità e in grado di rispondere concretamente alle esigenze presenti proiettandosi anche nel futuro. Per fare questo occorre un grande impegno di collaborazione di partecipazione di tutti gli enti del terzo settore, perché solo così si potranno intercettare al massimo tutte le esigenze e quindi fornire risposte».

Giuseppe Nitti, sindaco di Casamassima: «Tutti i verbi con «co», come co-programmare, collaborare, ci fanno pensare a un lavoro di squadra che, in questo caso, è ancora più prezioso perché è finalizzato a dare risposte a bisogni urgenti della nostra comunità. Solo lavorando tutti insieme potremo capire come offrire maggiori servizi in tempi rapidi con le giuste risorse».

Lorenzo Netti, sindaco di Sammichele di Bari: «La forza propulsiva di questa co-programmazione deve avere un solo obiettivo: attirare le risorse e spenderle bene. Se non riusciremo a farlo non avremo svolto bene il nostro compito. Più sapremo codificare i bisogni dei cittadini più riusciremo a trovare soluzioni: se partiamo bene arriveremo bene. Che questa co-programmazione sia un viaggio in cui nessuno resti escluso».

Ippolita Resta, sindaco di Turi: «La co-programmazione è un momento di confronto importante: la realtà del Welfare dei nostri Comuni è molto complessa, i nostri territori hanno bisogni comuni e bisogni specifici, ma per affrontarli abbiamo bisogno di risorse umane, persone specializzate e formate che diano una mano alla politica. Ci vogliano più risorse umane: assistenti sociali, educatori che non siano a tempo determinato, perché altrimenti ci sarà sempre una fragilità di sistema».

Giuliana Angelillo, assistente sociale della Pua (Porta Unica di Accesso) per il direttore del distretto della Asl Ba 13 Andrea Gigliobianco: «Nel concetto di salute c’è già quello di integrazione socio-sanitaria e quindi di raggiungimento del benessere di tutti. Una comunità deve essere pensante sui bisogni reali per questo è importante il grande lavoro che fanno gli Ambiti in sinergia con tutti gli enti del terzo settore».

Irene Turturo, coordinatrice Ufficio di Piano: «La comunità che dobbiamo costruire deve essere una comunità che sa essere rete, ma una rete fitta, fatta di maglie che rimangono strette, una comunità che sa prendersi cura e stare insieme. E per farlo è necessario partire dall’ascolto e dal confronto. Il Piano di Zona è complesso, ma affascinante, è fatto di tante relazioni, persone, bisogni concreti. È vita quotidiana e il nostro impegno deve essere quello di saperci mettere insieme e dialogare per redigere un piano cha dall’ascolto e quindi dalla conoscenza arrivi alla programmazione».

La co-progettazione. Il percorso prevede quattro tavoli verticali di concertazione sulle sette aree strategiche di attenzione e intervento del V Piano delle Politiche Sociali regionale 2022-2024, che è lo strumento a partire dal quale ogni Ambito territoriale pugliese costruisce il proprio Piano di Zona.

In particolare, i tavoli verteranno su: accesso ai servizi e presa in carico, famiglie e minori, invecchiamento attivo, persone con disabilità e persone non autosufficienti, persone in condizioni di povertà, donne e minori vittime di maltrattamento e violenza, pari opportunità.

Martedì 21 giugno 2022 primo tavolo di concertazione a Casamassima al circolo didattico «Marconi» alle 16.30 (via Marconi, 39). la comunità di Casamassima dialogherà con Virginia Meo, coordinatrice ufficio Progettazione sociale del Comitato italiano per l’Unicef Fondazione Onlus sul tema delle comunità educanti. Introdurrà Mariangela Nuzzi, responsabile del Servizio Sociale comunale

Dopo Casamassima si proseguirà a Turi lunedì 27 giugno (ore 17.00, chiostro dei Francescani, chiesa di San Giovanni). La comunità di Turi dialogherà con Gaetano Gagliardi (specialista ambulatoriale in Geriatria della Asl B 13) sul tema dell’invecchiamento attivo, disabilità e buona salute. Introduce Vincenza Pizzutilo, assistente sociale del Servizio Sociale comunale.

Giovedì 30 settembre a Sammichele (ore 16.30, castello Caracciolo) Davide Giove (portavoce del Forum Terzo Settore Puglia) interverrà sul tema della co-programmazione e co-progettazione fra enti pubblici e terzo settore. Introduce Leonardo Santamaria, responsabile del Servizio Sociale comunale.

Lunedì 4 luglio si torna a Gioia del Colle (ore 16.30, chiostro del Comune) dove ci saranno Paolo Giavoni e Armida Salvati che dialogheranno con la comunità sul tema del contrasto alla povertà, emancipazione e protezione sociale.

Paolo Giavoni è Responsabile AUSLL 9 Scagliera – Distretto 4 Ovest Veronese e componente del gruppo di ricerca nazionale LabRIEF dell’Università degli Studi di Padova sui Patti di Inclusione Sociale della misura Reddito di Cittadinanza.

Armida Salvati è ricercatrice e docente di sociologia generale presso il Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia e comunicazione dell’ Università degli studi di Bari “A. Moro”

Introduce Isa Bello, responsabile dell’area programmazione dell’Ufficio di Piano.

 

Cos’è il Piano Sociale di Zona. È lo strumento di programmazione integrata delle politiche sociali territoriali. In particolare il Piano Sociale di Zona definisce: gli obiettivi strategici e le priorità d’intervento; gli interventi e i servizi sociali garantendo i livelli essenziali delle prestazioni e la loro localizzazione; le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie e professionali, i requisiti di qualità; le procedure e gli strumenti per la rendicontazione economica, per il monitoraggio e per la valutazione delle attività e dei risultati conseguiti; le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e prestazioni. Il piano è costruito attraverso un processo di progettazione partecipata, che coinvolge tutti gli operatori del settore: dai cittadini ai soggetti istituzionali, dagli operatori dei servizi sociali, sanitari ed educativi al mondo del volontariato, dalla cooperazione sociale al mondo imprenditoriale e della ricerca.

Il Piano regionale delle Politiche Sociali. E’ la base su cui ogni Ambito costruisce il proprio Piano di Zona. Le parole d’ordine del V piano regionale sono: ripartire, valorizzare, includere. Il piano regionale 2022-2024 individua sette aree strategiche, strutturate in 34 obiettivi che si attueranno in altrettanti interventi per obiettivo. Concertazione, integrazione, partenariato e condivisione delle responsabilità rappresentano le fondamenta su cui si poggia il nuovo Piano, con cui la Regione Puglia intende promuovere un Welfare delle Responsabilità costruito sul concetto della “responsabilità condivisa”, in base al quale tutti i livelli di governo, nell’ambito delle rispettive competenze, concorrono a formulare, realizzare, gestire e valutare le politiche sociali.

Che cos’è l’Ambito territoriale Sociale. Rappresenta la sede principale della programmazione locale, concertazione e coordinamento degli interventi dei servizi sociali e delle altre prestazioni integrate, attive a livello locale. L’Ambito è individuato dalle Regioni. Ad esse spetta la determinazione degli Ambiti Territoriali, delle modalità e degli strumenti per la gestione unitaria del sistema locale dei sevizi sociali a rete.


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