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Gli iniettori diesel: alcune informazioni generali Fondamentali manutenzione e pulizia

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Nei diesel gli iniettori servono a condurre il combustibile dal serbatoio al motore nella quantità giusta per ottimizzare consumi e prestazioni della vettura. Il loro malfunzionamento può avere delle ricadute molto negative sulle prestazioni complessive del veicolo. In virtù della loro importanza, in questo testo si forniranno delle informazioni generali sul funzionamento e la manutenzione di questi dispositivi

 

Trasferendo il combustibile nel sistema di alimentazione, gli iniettori lo sottopongono ad un processo noto come “polverizzazione”, perché possa miscelarsi meglio con l’aria immessa nella camera di combustione. Ricordiamo, infatti, che nei motori diesel la combustione avviene in virtù della pressione e del calore presente nella camera di combustione, ragione per cui il giusto dosaggio nella miscela aria-combustibile gioca un ruolo fondamentale.

 

Gli iniettori hanno la forma di un cilindro dotato di una punta a spillo e collegato ad una pompa, che a sua volta può essere esterna o integrata nel cilindro stesso. Questa pompa, aspirando il combustibile dal serbatoio, lo condurrà all’interno dell’iniettore ed il suo ingresso verrà poi regolato da un’apposita valvola, la cui apertura nelle auto più moderne viene controllata dalla centralina. Una volta all’interno, il combustibile viene condotto verso la punta dello spillo, la strozzatura che consente di nebulizzare il gettito.

 

Come già in parte sopra accennato, in commercio abbiamo due tipologie di iniettori: quelli meccanici e quelli elettrici. La differenza consta sostanzialmente nel fatto che mentre nei primi il dosaggio del combustibile è regolato in modo meccanico dalla pompa, nei secondi è la centralina che ne controlla la quantità ed il flusso in base ad una serie di parametri. Gli iniettori elettrici si usano prevalentemente nei sistemi “common rail”, dotati ovvero di un unico condotto.

 

Illustrazione degli iniettori diesel tratta da autoparti.it

 

 

Essendo sottoposti a stress termici e meccanici, anche questi componenti sono soggetti a malfunzionamento. Spesso la formazione di accumuli di particelle estranee, causato ad esempio da un difetto del filtro, può inficiare il corretto funzionamento dell’automobile, in quanto gli iniettori non saranno in grado di immettere la quantità corretta di combustibile. Un inaspettato aumento dei consumi e l’emissione di fumi di scarico neri rappresentano i segnali più comuni di un loro guasto.

La regolare manutenzione e pulizia degli iniettori è pertanto fondamentale e dovrebbe essere effettuata mediamente ogni 20.000-50.000 km (in pratica, ad ogni tagliando). La pulizia di questi accessori non è particolarmente complicata è può essere effettuata con l’ausilio di appositi additivi. Solo nei casi più gravi si dovrà portare l’auto in un’officina o ricorrere ad una decarbonizzazione.

 

La sostituzione degli iniettori è una procedura che con un po’ di pratica può essere effettuata in modo autonomo anche nel garage di casa. A tal proposito va ricordato che su internet sono disponibili appositi video tutorial, illustranti questa operazione passo dopo passo.

 

Questi sono gli strumenti necessari:

  • Chiavi a bussola, per rimuovere coperchi, valvole ed elementi di fissaggio.
  • Chiave Torx, per rimuovere gli iniettori.
  • Guanti, per evitare il contatto cutaneo con sostanze chimiche.
  • Olio motore, per lubrificare i nuovi iniettori.

Questi sono fondamentalmente i passaggi da seguire:

  • Rimozione dei coperchi, dei connettori elettrici e di tutti gli elementi di fissaggio.
  • Rimozione dei connettori facendo leva con la chiave Torx.
  • Montaggio dei nuovi iniettori, che andranno prima lubrificati, e di tutti gli elementi precedentemente rimossi.

Concluso il lavoro, è consigliabile avviare l’automobile per verificare che tutto sia a posto.

Ci auguriamo che la lettura di questo articolo sia stata utile.


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