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Taranto: furto di mezza tonnellata di cavi in rame, arresti. Cerignola: rubati 27 tombini in tre giorni Ferrotramviaria: sedicesimo furto di cavi in cinquanta giorni

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

Nella notte di ieri, i Carabinieri della Sezione Operativa di Taranto hanno arrestato, in flagranza di reato, 5 persone, presunte responsabili del furto aggravato di circa cinque quintali di cavi elettrici in rame, pari ad una lunghezza di più di 250 metri.

In particolare, i militari dell’Arma, impegnati ogni giorno h24 in servizi preventivi per il controllo del territorio, avendo già avuto notizia di alcuni precedenti furti di rame, perpetrati nella zona industriale del capoluogo ionico, avendo notato, in piena notte, due veicoli fermi a bordo strada, hanno proceduto al controllo degli stessi.

La successiva ed accurata perquisizione ha consentito di rinvenire lunghissime sezioni di cavi elettrici di rame con guaina in materiale plastico, ancora sporchi di terra. Conseguenti accertamenti, consistiti in escussioni testimoniali e nella verifica della presenza in zona di impianti di videosorveglianza, hanno consentito di verificare che tali cavi sarebbero stati sottratti poco prima all’interno di un impianto lì presente, in quanto compatibili, per sezione e colore della guaina, a quelli mancanti.

Gli arrestati, di età compresa tra i 23 ed i 44 anni e tutti tarantini, avrebbero utilizzato, per il trasporto della refurtiva, un carrello artigianale, trovato poco distante ed erano in possesso di tre borsoni con all’interno attrezzi di ogni genere, per sezionare i cavi, in modo tale da poterli asportare.

Gli arrestati, fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti presso le proprie abitazioni, agli arresti domiciliari. La refurtiva è stata sottoposta a sequestro, in modo tale da poter procedere, il prima possibile, alla restituzione agli aventi diritto.

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Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Cerignola:

Ben 27 chiusini in ghisa rubati in sole 72 ore anche in vie principali della città, un fenomeno in forte crescita negli ultimi giorni.

tombini 2Il principale rischio associato a questi furti è la possibilità di cadere, soprattutto per i più piccoli, all’interno delle condotte fognarie, profonde in alcuni tratti più di 3 metri, e può rappresentare un pericolo per il transito dei veicoli.

Sul posto è già intervenuto e continuerà a intervenire nelle prossime ore Acquedotto Pugliese, per ripristinare quanto prima i tombini scoperti.

“Si tratta di un fenomeno nuovo ed inaspettato. Cercheremo di contrastare il fenomeno collaborando con le forze di polizia del territorio. Per questo motivo, infatti, ho già interloquito personalmente con il dirigente del locale commissariato. Nel frattempo, invito a prestare attenzione, soprattutto per gli automobilisti ma anche per i pedoni, in particolare i bambini, che rischiano seriamente di cadere. Speriamo che il buon senso prevalga e che il fenomeno si concluda al più presto, trattandosi di furti di modesta entità, che causano solo disagi e pericoli per la sicurezza pubblica.” Commenta l’assessora alla Sicurezza, Teresa Cicolella.

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Di seguito un comunicato diffuso da Ferrovie nord barese:

Sedici furti di cavi di rame negli ultimi 50 giorni, in qualche caso anche per due volte nella stessa giornata con pesantissime ripercussioni sulla circolazione ferroviaria: è la denuncia che Ferrotramviaria ha sottoposto all’attenzione della Prefettura di Bari, della Questura del capoluogo, della Polizia ferroviaria e naturalmente anche della Regione Puglia. Tre di questi furti si sono verificati negli ultimi tre giorni, uno dei quali questa mattina. Inevitabile la circolazione dei treni compromessa. In tre giorni (21 maggio, 22 maggio e 15 giugno) si sono registrati due furti a distanza di diverse ore ma nella stessa giornata. Di notte come durante le ore diurne.

Furto cavi in gelleriaAnche il furto di stamani ha riguardato gli impianti di segnalamento nella zona di Fesca, esattamente come in tutti gli eventi del mese di giugno, da giovedì 13 in poi, dopo una fase di “pausa” rispetto agli episodi registratisi a maggio.

In tutti i casi, i lavori di ripristino del collegamento sono immediatamente scattati pur risultando di fatto impossibile ripristinare il servizio a pieno regime in un arco di tempo contenuto.

“Le ripercussioni sul servizio ferroviario risultano essere gravose ed onerose – afferma il direttore generale Massimo Nitti – ; gli episodi si sono registrati in un primo momento sulla tratta Bitonto-Terlizzi mentre in questa fase tutti nell’ambito del piazzale di Fesca San Girolamo, talvolta in galleria. Inutile aggiungere che le conseguenze pesano enormemente sulla qualità del servizio fornito, ma anche sulla vita dei viaggiatori, che si trovano ad affrontare forti ritardi ed inevitabili soppressioni delle corse. Peraltro, con ripercussioni sul collegamento ferroviario per l’aeroporto internazionale ‘Karol Wojtyla’, in un periodo dell’anno in cui si registra già un forte incremento di viaggiatori”.

Ferrotramviaria conta sull’aiuto delle Istituzioni: “Abbiamo bisogno dell’aiuto delle autorità competenti – conclude l’ing. Nitti – anche per non compromettere l’immagine della Puglia proprio all’alba della stagione estiva e quindi dell’arrivo di centinaia di miglia di turisti. Oltre, naturalmente, ai nostri viaggiatori abituali, che non vanno dimenticati e che non meritano di restare vittime di questi eventi criminosi”.

Il danno economico per l’Azienda è ancora da quantificare, tutti gli episodi sono stati denunciati alle autorità competenti.


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