“Nella storia quarantennale di Nuove proposte non era mai successo, ma per la prima volta mi vedò costretto a revocare una medaglia d’oro concessa”. Così Elio Greco, presidente della fondazione culturale, reagisce alla decisione di Poste italiane di chiudere l’ufficio postale nel centro storico di Martina Franca.
Da oggi, appunto, quell’ufficio non c’è più: chiuso al pubblico, stamattina, e aperto solo per i dipendenti che devono raccogliere le carte in questi giorni, prima del trasferimento definitivo nella nuova sede di via Toniolo, tutt’altra parte della città.
La medaglia d’oro che verrà strappata è quella appuntata, qualche anno fa, al petto del presidente di Poste italiane, Ialongo. La fondazione Nuove proposte la revoca perché, dice Elio Greco (nella foto), “con questa decisione di Poste italiane, a mio giudizio, si è andati contro l’essenza di quel servizio, l’essenza sociale, che è data dall’abnegazione dei postini e di chi lavora agli sportelli, dal loro rapporto di fiducia e anche di amicizia con la gente che loro servono. Ora Poste italiane spende decine di milioni di euro per Alitalia e non pensa a un servizio fondamentale che riguarda tutti i cittadini. E, si badi, non voglio dire che sono penalizzati gli anziani o solo i più deboli. Quello del centro storico di Martina Franca mi risulta essere uno dei vari centri storici italiani che si sono visti chiudere gli uffici postali. Si dà così l’aiuto al Paese a uscire dalla crisi puntando sul suo patrimonio autentico che è la storia? E se anche fosse stato, quello di Martina Franca, un caso isolato, per questa città il centro storico è una risorsa che andava trattata meglio da Poste italiane, In più la medaglia d’oro al presidente era stata conferita, da Nuove proposte, sulla base della sua esperienza di vita professionale, di persona attenta alle questioni dei lavoratori e dunque alle vicende sociali. In questa chiusura dell’ufficio postale è stato fatto l’esatto contrario, a mio parere”.
Nuove proposte, insieme ad altre organizzazioni e anche insieme all’amministrazione locale, aveva rivolto degli appelli a Poste italiane perché venisse scongiurata questa chiusura. “Noi abbiamo perso una battaglia ma non la guerra. Dell’amministrazione comunale che non è riuscita a tenere in vita l’ufficio postale del centro storico dico che è un fatto molto negativo, di scarsa autorevolezza nel rappresentare le istanze della città”.
Ma quello che preme oggi al presidente di Nuove proposte, è la risposta a un fatto che non ha precedenti, con un fatto che non ha precedenti. Ci hai chiuso la posta del centro storico, ridacci indietro la medaglia.