Al siderurgico di Taranto, gli impianti interni per lo smaltimento dei rifiuti sono in esaurimento. E benché il 98 per cento dei rifiuti sia non di specie pericolosa, e dunque recuperabile, la situazione è ormai al limite. Per questo, anche per questo, è necessario che siano sbloccati i soldi sequestrati ai Riva, che vengano cioè messi a disposizione per il risanamento ambientale e per l’adeguamento degli impianti. Così Pietro Gnudi, commissario, e Corrado Carrubba, subcommissario dell’Ilva, si sono espressi in audizione alla commissione parlamentare Ambiente, a palazzo San Macuto. L’Ilva produce su base annua, nello stabilimento tarantino, un milione di tonnellate di rifiuti, questi i dati forniti in sede di audizione.