Il capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, è Emanuele Cellammare, 62 anni, di Taranto. Anche gli altri arrestati come lui, erano pregiudicati per quello stesso reato specifico, l’usura.
La Guardia di finanza ci ha lavorato su diversi mesi, poi raccolti gli elementi ha proceduto agli arresti e ai sequestri, di soldi, di una pistola anche (la nascondevano in un casa di un’anziana loro vittima) di un paio di case, di automobili.
Secondo l’accusa, l’interesse applicato per i prestiti a strozzo raggiungeva anche il 160 per cento annuo.