Una drammatica seduta del consiglio comunale di Potenza ha definito ieri sera la situazione economica. Dissesto finanziario del Comune capoluogo lucano. Il sindaco De Luca ha chiarito che non ci sono possibilità di fare fronte ai settanta milioni di euro di debiti da dover ricoprire entro il 2016. Così per la gestione finanziaria arriveranno tre commissari ad acta, nominati dal ministero dell’Interno. L’amministrazione comunale rimane in carica.
Venendo alla Puglia, è in procinto di operare tagli per tredici milioni di euro l’amministrazione comunale di Taranto. E saranno tagli essenzialmente ai servizi sociali. Le casse sono vuote e c’è necessità di stringere ulteriormente la cinghia, così l’amministrazione guidata da Ippazio Stefàno è pronta per una nuova, non indolore, manovra di bilancio.
Consiglio comunale ieri sera a Bari: nel capoluogo pugliese si è parlato di pullman di città, di necessità di aprire i cantieri perché il lavoro langue, e si è verificata un’assenza, quella di Desirée Digeronimo che in mattinata era stata estromessa dal Tar. Al suo posto diventa consigliere comunale Gian Lucio Smaldone, del movimento Schittulli. Ma la Digeronimo farà ricorso al Consiglio di Stato.
Ancora un Comune pugliese: in difficoltà serissime l’amministrazione di Squinzano, che nel giro di qualche giorno, o addirittura qualche ora, potrebbe essere sciolta per infiltrazioni mafiose, dopo gli arresti di qualche giorno fa e dopo che a piede libero è indagata la (ormai ex) presidente dell’assemblea consiliare del Comune salentino. Fra l’altro, nelle ultime ore è spuntata fuori un’intercettazione riguardante il boss Pellegrino della sacra corona unita che tira in ballo i politici Buccoliero e Negro e dice, più o meno, così: con tutto quello che abbiamo fatto per le elezioni, un posto di lavoro deve venire fuori. I due politici hanno già negato ogni contatto con il boss.