Il 39enne di Leverano non era soddisfatto dei lavori di ristrutturazione. Allora ha deciso di chiarire la cosa con l’imprenditore. In maniera pericolosa e fuorilegge, stando all’accusa che lo ha portato in carcere. Dunque, il committente (è la ricostruzione fatta dai carabinieri) è andato a casa del titolare dell’impresa, lo ha preso a calci e pugni e lo ha minacciato con una pistola. Che fosse un giocattolo, senza il tappo rosso al margine della canna, è stato appurato successivamente. L’imprenditore aggredito è stato trasportato all’ospedale di Galatina: contusioni guaribili in una settimana. Sequestro di persona, lesioni personali e minaccia aggravata, le contestazioni a carico del 39enne.