“Dalle nostre parti uccidiamo per una mucca figurati per i soldi”. Una minaccia che più chiara non si può, per farsi pagare la partita di droga. Stando alla comunicazione delle forze dell’ordine, 2.300 chili di marijuana. Cioè, scritto così, l’enorme quantità di quasi due tonnellate e mezza.
Per questo tipo di comportamenti, nell’ambito dell’operazione di contrasto alla malavita organizzata nel foggiano, i carabinieri hanno arrestato Matteo Colafrancesco 39enne di Monte Sant’Angelo, sottocapo di prima classe della Marina Militare e Giuseppe Colafrancesco, 49enne, censurato, domiciliato a Rutigliano. Il debitore, stando all’accusa, Luigi Colangelo. Una storia di droga, estorsione, clan tra il foggiano e il nord barese, questo è quanto ipotizzato dagli inquirenti della direzione distrettuale antimafia di Bari.