Scrive Francesco De Carlo, sindaco di Alberobello:
Come Sindaco di questa Città voglio salutare con onore e gratitudine la morte di FRANCO LATARTARA, già primo cittadino di questo nostro Comune di Alberobello, per il triennio 1970-1973.
La base umana di ottima fattura e la carriera scolastica degli studi classici conclusasi con la Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita presso la prestigiosa, quasi millenaria, Università di Modena, ne fecero uno dei cittadini più brillanti, colto, aperto, dialogante.
Tra le tante realizzazioni da Sindaco, pur nel breve mandato, mi piace sottolinearne due. In favore dei bambini e dei malati.
Anzitutto provvide al problema della mancanza di aule scolastiche per i piccoli, affittando i locali oggi occupati dall’Albergo Sant’Antonio, allora Seminario estivo della Diocesi di Conversano, poiché era preoccupato che dovessero farsi anche i turni pomeridiani, visto l’elevato numero dei ragazzi in età scolare di quegli anni, quando ancora non esisteva il plesso di Via Barsento.
Poi si preoccupò di completare la costruzione dell’Ospedale di Alberobello, convinto che il servizio alla salute dei cittadini era una delle priorità da rispettare.
Lasciato l’incarico, a parte la professione medica e la vocazione politica, non smise mai di coltivare il gusto dell’aggiornamento e la passione per la cultura nei più svariati campi, tra cui spiccava una vera propensione amorosa per lo studio del nostro dialetto alberobellese, in tutte le sue radici e sfumature.
Un segno ulteriore del suo grande amore per questa città.
Spaziava con maestria dalla storia alla letteratura, dalla scienza allo sport, dall’economia alla religione, essendo anche profondamente credente.
Uomo franco, come suggerito dal suo nome, ebbe un tratto sempre cordiale e immediato coi cittadini e con quelli che lo seguirono nel servizio a questa Città, senza far mancare, all’occorrenza, la sua voce intelligente e critica.
Anche a me aveva riservato parole di incoraggiamento per il compito che mi attendeva, segno di un amore che non si era mai spento in lui.
Come suo successore nel Palazzo di questa Città, desidero esprimere tutta la mia stima alla signora Luciana e ai ragazzi Annalisa, Ivana, Giuseppe ed Emiliano, ai quali peraltro mi lega un’antica e viva amicizia personale.
Alberobello saluta oggi uno dei suoi degni e capaci servitori.
Per questo la bandiera posta sulla facciata del comune sarà a mezz’asta e domani alla messa funebre sarà presente il gonfalone della città di Ablerobello.
Francesco Latartara era il padre della giornalista Annalisa. A lei ed alla famiglia le nostre condoglianze.