Sarebbe precipitato dal tetto. Sarebbe morto per infarto, a casa sua nel viterbese. Dinamica e origine della morte, ancora senza dettagli peraltro. Aveva 72 anni, Carmine Schiavone.
Le sue dichiarazioni rimasero secretate sedici anni. Poi, da un anno in qua, se n’è parlato, moltissimo, e si è scavato, altrettanto moltissimo. Carmine Schiavone, pentito di camorra, esponente dei casalesi, è morto: è colui che ha fatto scoppiare il caso della terra dei fuochi ma ha anche parlato di altri territori, non solo quelli della Campania dunque, in cui a sua detta sono stati sotterrati, per anni e anni, quantitativi enormi di rifiuti, di ogni genere, compresi quelli cancerogeni e radioattivi. Riferimenti specifici, da parte di Schiavone, anche al Salento, alle Murge, al foggiano: alla Puglia, dunque.
(foto: fonte tg24.sky.it)